LE NOMINAZIONI
(S-PENSIERATA-MENTE)
Installazione site specific e performance
Nel contesto dell’evento “Il mistero come gioco dell’anima”
Arte, musica, danza, poesia CONTEMPORANEA
14/5/2016 – MAMADANZATEATRO – Verona
PROGETTO
In questo lavoro mi propongo di rinunciare al substrato e alla parte costruttiva dell’opera pittorica lasciando il compito narrativo ad alune CORNICI vuote. Alcune sono disposte in una corte e altre in uno studio di danza, inserite in un cubo formato da barre metalliche. In questo modo si creano due spazi: uno open-air il cui il soggetto è pesaggistico, l’altro indoor in cui un’attrice e lo stesso artista sono i protagonisti. L’opera d’arte è ciò che è contenuto in ogni cornice, che apparentemente non contiene nulla di realizzato. Invece no. Racchiude l’IDEA dell’Artista. E la FANTASIA dell’Osservatore. La cornice diventa così nello stesso tempo OPERA e VINCOLO.
Intendo in questo lavoro valorizzare l’Interpretazione soggettiva di chi si pone davanti a un quadro. Per facilitala ho accompagnato alcuni spettatori davanti a diversi SPAZI, quelli che io ho scelto posizionando le cornici. Nello stesso tempo ho dato i TITOLI, quelli che rappresentavano i miei intenti. Queste NOMINAZIONI restano semplici suggerimenti su cui poter costruire un dialogo interpretativo a più voci. Come è avvenuto. Nello sviluppo della performance le installazioni hanno ispirato l’improvvisazione poetica, musicale e coreografica. E anche quella di alcuni spettatori che sono diventati interpreti dell’Opera.
MATERIALE
Preparo 16 cornici metalliche di varia dimensione. All’esterno le posiziono incorniciando alcuni particolari che mi hanno colpito. All’interno costruisco un cubo con tubi metallici di 2 metri per spigolo. In questo inserisco alcune cornici e due sedie. Ad ogni cornice corrisponde un placca di legno. Su ognuna di queste incollerò un’etichetta con il titolo dell’opera.
REALIZZAZIONE
Inizio a NOMINARE le opere incorniciate partendo dall’ESTERNO accompagnato da alcuni spettatori che invito ad asservare con me i quadri.
I soggetti e i titoli sono i seguenti:
Cartello con su scritto “Vietato l’accesso agli addetti ai lavori”
“Si comincia con un divieto, subito dopo con un confine”
Cancellata con sfondo di case…
“Paesaggio urbano dietro le sbarre”
Una vecchia botte…
“Quando si mesceva il vino…”
Il selciato dell’antica aia…
“Quando si batteva il grano…”
Un lampione
“La luce che illumina la terra e disperde il cielo”
Pezzi di cielo (due cornici disposte a V)
“Trappola per catturare gli angeli come falene”
Una siepe
“…e questa siepe, che da tanta parte
dell’ultimo orizzonte il guardo esclude”
Frammento di cielo
“Qui ora il tuo frammento di infinito”
Porta d’ingresso
“Antiporta della casa dove si liberano i sogni”
All’INTERNO mi attende il box che occupa un angolo dello spazio dove sono presenti anche le opere degli altri artisti coinvolti nell’evento. Gli spazi si dilatano perché sulla parete in fondo c’è un enorme specchio usato per le prove di danza.
Nomino le cornici disposte ognuna su una faccia del cubo.
“Figura di spalle che guarda un quadro esterno giorno”
Accompagno l’attrice alla sedia sulla sinistra del cubo.
“Ritratto di profilo. Nello sfondo oggetti e figure in pose dinamiche”
Dalla parte del muro la cornice inquadra gli spettatori.
“Ritratto di giovane donna che legge e osserva”
La cornice a destra inquadra l’attrice.
“Autoritratto mentre sto guardando il tuo ritratto…”
Mi siedo davanti al pubblico da cui sono separato dall’ultima cornice, rimarrò immobile per tutto l’evento. Attendo…
(Vedi foto e filmati)
Con la collaborazione di…
La curatrice Manuela Arreghini, gli artisti Nelli Cordioli, Mancino e Paolo Perbellini, l’attrice Linda Piano, la danzatrice Maria Gardoni, Massimo Totola e il suo gruppo musicale, il fotografo Gianni Avesani e la video-maker Valeria Lo Meo.